History
SWM HISTORY 8
Nel corso del 1983 dopo le vicissitudini e la cessazione di attività della SWM, molti validi tecnici vennero assunti dalle altre aziende del settore, lo stesso Vergani approdò in Aprilia portandovi tutto il bagaglio tecnico maturato in 12 anni di attività alla SWM e contribuendo notevolmente allo sviluppo della azienda Veneta, i cui primi modelli, soprattutto i trial altro non erano se delle SWM riviste e corrette. Un'altra azienda che deve la sua nascita alla SWM è la Spagnola GAS GAS che all'epoca era importatore esclusivo SWM per la nazione Iberica. Josè Maria Pubernard e il socio Casas, due famosi piloti Bultaco non avendo più moto da vendere chiesero alla SWM la possibilità di acquistare le ciclistiche e le sovrastrutture del Jumbo e così crearono la loro prima moto con motorizzazione Villa, alla quale seguirono inizialmente una serie di moto de enduro e cross di derivazione Cagiva.
SWM HISTORY 7
Siamo così giunti al 7° ed ultimo capitolo della storia SWM. Ci eravamo lasciati con la presentazione della 48ª edizione del salone del Ciclo e Motociclo di Milano (1983), e da lì ripartiamo.
Nel grande stand della fiera oltre alle moto già in produzione : i TL Jumbo, gli S1-GS e MC, gli MK RBS / GS / MC, l'XN, i ciclomotori LÀ e le moto da bambino, erano esposte due moto da Gran premio, un 125 e un 250, scaturite dalla iniziale collaborazione con la Bimota che poi ritiratasi aveva però gettato le basi per un nuovo sviluppo di successivi prototipi. Vennero presentati anche una serie di prototipi da enduro che comprendevano: la nuova versione dell'enduro XN con mono ammortizzatore, in doppio allestimento: uno più stradale chiamato XP e l'altro di chiara impronta Dakariana denominato Sahara. A queste moto di 350 e 500 cc a 4 tempi seguivano due 125 enduristici chiamati XPM e XPT, erano due enduro-stradali con mono ammortizzatore e freno a disco anteriore, il primo era più economico e utilizzava un motore Minarelli con raffreddamento ad aria, il secondo era più sofisticato ed utilizzava una motorizzazione TAU con raffreddamento ad acqua. Seguivano poi, il prototipo di un 350 / 500 a 4 tempi da regolarità con mono ammortizzatore, freno a disco e sovrastrutture simili alle più piccole S1 di 125 e 250 cc. Per finire, un prototipo di moto custom a 4 tempi di 350 e 500 cc, con avviamento elettrico, bi ammortizzatore, freni a disco e cerchi in lega, dalla linea moto gradevole e curata che ricevette molte attenzioni da parte del pubblico.
SWM HISTORY 5
In questo capitolo tratteremo la storia della SWM risalente al 1981 che è all'insegna di ulteriori rinnovamenti nella veloce crescita della casa motociclistica di Rivolta d'Adda, con forti rinnovamenti sia in ambito commerciale, produttivo che sportivo.
SWM HISTORY 6
Siamo così giunti al 1982 che per la SWM doveva rappresentare l'anno dell' ennesima svolta industriale, durante la quale si sarebbero dovute concretizzare molte novità sia come modelli di moto, sia come strutture e unità produttive. Per le leggi di mercato prima elencate, la SWM si indirizzo verso una produzione più stradale iniziando con lo scrambleristico GTS Racing e il turistico 124 RZ che purtroppo ebbero poco successo il primo perché non recepito dal mercato e il secondo perché poco prestante rispetto alle 125 stradali di moda in quegli anni. Fortunatamente il mercato del trial tirava ancora bene e il resto della produzione garantiva una buona sopravvivenza anche grazie alla presenza della casa Lombarda in tutti i mercati mondiali, inoltre lo sviluppo del 4 tempi faceva presagire un buon futuro.
SWM HISTORY 4
In questo paragrafo tratteremo il periodo storico della SWM che va dal 1979 al 1980 che segna tra l'altro, uno dei periodi più belli e proficui sia in ambito sportivo che commerciale. La produzione SWM delle sole moto da regolarità, era partita con i 900 PZ del 1973 e si era evoluta con 1750 PZ nel 74, 2500 PZ nel 75, 3000 PZ nel 76, 5000 PZ nel 77, per passare ai 6000 PZ del 1978. Nel nuovo anno era quindi presumibile un ulteriore incremento, visto il buon andamento del mercato. Spinti da quest'onda di ottimismo lo staff tecnico e il reparto corse SWM dopo la sei giorni Svedese del 78 si mise subito all'opera per studiare i modelli della nuova stagione.